La S.V. è cordialmente invitata a partecipare alla presentazione del libro

GIOVANNI MARINI
Il poeta degli anni di piombo

dello scrittore e giornalista Silvio Masullo
Presentazione a cura del giornalista MARCO BONARI
Letture di VITTORIO COMINARDI

Venerdì 26 gennaio 2018 – ore 20,30
Sala Civica del Comune di Palazzolo sull’Oglio – via Torre del Popolo, 3

 

 

“GIOVANNI MARINI: il poeta degli anni di piombo”

Scritto dall’ex Segretario Generale del Comune di Palazzolo, poi segretario generale alla provincia di Cremona,al Comune di Lodi e al Comune di Gardone Val Trompia dr. Silvio Masullo.  

Il dott.r Masullo, oltre ad essere un professionista di livello, ha sempre posseduto una dote non comune: la capacità di unire, all’impegno istituzionale, sempre correttamente svolto, la sua incredibile voglia di cultura che si è declinata in organizzazione di eventi, di incontri  alla presenza di importantissimi scrittori, giornalisti, divulgatori e personaggi del mondo dello spettacolo. 
Accanto a questa dote  abbiamo scoperto la sua naturale predisposizione per la  scrittura e il libro che sarà presentato è un frutto maturo, una piacevole saggio letterario, ricco di poesie e di  storiografia dei purtroppo noti “anni di piombo”, periodo storico compreso tra la fine degli anni sessanta e gli inizi degli anni ottanta del XX secolo, in cui si verificò un’estremizzazione della dialettica politica che si tradusse in violenze di piazza, nell’attuazione della lotta armata ed in  atti di terrorismo.

 Perchè Silvio Masullo ha dedicato il suo saggio ad un anarchico, concittadino di Sarno, nel salernitano, vissuto sempre al limite, idealista, chiuso, con i nervi tesi, accusato di omicidio (?…) e definito “….persona dalla sensibilità esasperata, dei nervi scoperti, dalle tensioni emotive e nevrosi scoperte, tenero e spietato, con sé e con tutti; semplice fino alla perversione….”.??
La risposta è nell’ amore che l’autore nutre per  la propria terra e per i suoi uomini e tra questi Giovanni Marini, conosciuto negli anni della giovinezza. Masullo, nel saggio, valorizza  il  grande poeta Marini,  premiato con il Premio Viareggio 1975, opera prima,  per la raccolta “E noi folli e giusti”. Poeta ampiamente recensito da autori quali Alberto Moravia, Giorgio Caproni, Pietro A. Buttitta. La raccolta delle poesie, riportate nel libro, è veramente emozionante;  interessanti  ed amare sono le lettere dal carcere che offrono uno spaccato della vita durissima di quegli anni vissuti  dentro le strutture di detenzione che erano lontane anni luce dall’idea di recupero dei detenuti. Nel libro prevale il concetto condivisibile di giustizia ma soprattutto l’insegnamento  a non abituarsi all’idea di odio e a rifuggirla. Silvio Masullo riporta nel suo libro la seguente frase, pronunciata da Marco Falvella, fratello del giovane probabilmente ucciso da Marini e detta nel corso della celebrazione presso la sala dell’Università di Salerno – 25 marzo 2009- che vide insieme familiari di giovani di destra e di sinistra uccisi negli anni di piombo: ” E’ il momento di fare una grande riflessione sulla capacità della società civile, non di perdonare ma di riconoscere la chiusura di un ciclo perchè questa è la strada con cui una società moderna, civile, supera la sue fasi buie”….
Parole  che mettono una pietra tombale su anni difficili, tormentati, di ribellione piena agli schemi sociali; anni che ora sono, fortunatamente, un ricordo. Il messaggio che il libro deve passare è quanto scritto in epigrafe, nel saggio, da Silvio Masullo:   “Che questa morte semini pace, che sia la fine di ogni violenza”……”.

Siete tutti invitati a partecipare. Seguirà un piccolo momento conviviale.