Maestrale Flute Ensemble

Il gruppo, a Rovereto Casa dei Diamanti, con il Maestro Andrea Manco,  primo flauto della Scala
Il gruppo, a Rovereto Casa dei Diamanti, con il Maestro Andrea Manco, primo flauto della Scala

La storia dell’ensemble inizia nel dicembre del 2018: un’orchestra di flauti, nata da un’idea di Gerardo Arcangeli. Appoggiandosi all’Associazione Culturale “Il Maestrale”, è stato “dato il la” al primo progetto a tema musicale dell’Associazione, la quale si concentra prevalentemente sulle arti pittoriche e letterarie.

Attualmente il complesso conta dieci membri, provenienti dal Trentino, dalla Lombardia e dal Veneto, i quali coprono quattro differenti voci flautistiche: Maria Do, Anna Emanuelli, Francesca Lombardi e Laura Serina al flauto in do; Salvatore Lucci e Alice Scudiero al flauto in do con obbligo di ottavino; Evita Gardoni e Gaia Scabbia al flauto contralto; Gerardo Arcangeli e Andrea Stefanoni al flauto basso.

Il debutto è avvenuto sabato 10 marzo a Rovereto in occasione di un concerto con il Maestro Andrea Manco, primo flauto della Scala di Milano. L’evento è stato posto a chiusura di due intensi giorni di masterclass, in cui il gruppo ha potuto lavorare sia in solitaria sia con il Maestro. Un debutto importante che ha consentito al gruppo di crescere e di omogeneizzarsi al proprio interno.

Il ruolo di direttore artistico è detenuto da Evita Gardoni.

Evita Gardoni

Evita Gardoni

Come si potrebbe descrive “Evita Gardoni” in tre aggettivi? “Combattiva, fiduciosa del prossimo e appassionata (soprattutto della musica!)”.
E infatti questa passione te la porti dietro da molto tempo! “Esattamente, in ogni forma possibile: non suono solo il flauto in DO, ma anche il flauto contralto nell’Ensemble, il contrabbasso in banda… e questi sono solo alcuni!”.
Suonare insieme per te è…? “Far avverare una magia: la passione e l’entusiasmo condivisi si decuplicano grazie agli altri”.

Gaia Lidia Scabbia

Gaia Lidia Scabbia

Che cos’è per te la musica, Gaia? “Per me è una disciplina terapeutica, grazie alla sua proprietà di toccare e trasmettere i nostri stati d’animo, in ogni loro sfumatura. Mi rigenera, ogni giorno.”
E infatti non riesci mai ad abbandonarla… nemmeno nel lavoro! “Eh sì! Faccio l’insegnante di flauto nelle scuole medie a indirizzo musicale, non riuscirei a stare senza la mia medicina!”
Suonare insieme per te è…? “Immergersi in una condizione di estrema sintonia con gli altri, quasi di comunicazione emozionale.”

Gerardo Arcangeli

Gerardo Arcangeli

Manager, informatico e musicista… che curiosa combinazione! “Davvero! Ma non potrei mai rinunciare alla musica… è la mia salvezza da un mondo di fredde, ma pericolosamente rassicuranti, sicurezze numeriche.”
Poliedrico negli interessi… ma anche nella scelta degli strumenti! “Eh giá! Sono giunto al flauto traverso dopo svariate storie d’amore, finite più o meno bene: diciamo che con il pianoforte e la chitarra siamo rimasti amici, ci vediamo di tanto in tanto.” 😉
Suonare insieme per te è…? “Un viaggio con i propri compagni: zaino in spalla, sguardo in avanti verso la prossima tappa… ma non sai quando, e come, arriverai alla meta.”

Andrea Stefanoni

Andrea Stefanoni

Ecco a voi uno dei nostri bassi! Da quanto tempo suoni il flauto basso? “Da circa due anni. Ho sempre avuto un grande interesse per le varie tipologie di flauto!”
Ma quindi ne suoni altre? “Certo! Oltre al flauto in DO e all’Albisifono, ho studiato flauto traversiere barocco e classico.”
Suonare insieme per te è…? “Provare a ricreare, assieme ai propri compagni, la bellezza.”

Alice Scudiero

Alice Scudiero

Perché proprio il flauto? “Il mio è stato un vero e proprio imprinting, vedendo suonare quella che poi è diventata la mia prima insegnante di flauto. Da qui, il passo al Conservatorio è stato breve!”
E questo amore prosegue tutt’oggi… “Certamente, anche se ormai ho abbandonato da tempo gli studi musicali. Ora studio Comunicazione presso l’Universitá di Pavia, e spero in futuro di lavorare in qualche ente culturale, come un museo o un  teatro.”
Suonare insieme per te è…? “Conoscere gli altri a un livello più profondo… quando suoni, scopri qualcosa dell’altro che non è possibile esprimere a parole.”

Maria Do

Maria Do

Ciao Maria! Raccontaci un po’ di te! “Sono una persona dai variegati interessi: al momento insegno il mio strumento presso diverse bande e SMIM della provincia di Brescia, ma faccio anche la guida turistica: infatti sono laureata in Storia dell’Arte!”
E riesci lo stesso a trovare il tempo per suonare nell’ensemble? “E non solo! Suono anche in altre formazioni, e nonostante sia faticoso, amo la musica: è sempre stata la mia compagna di viaggio, di vita.”
Suonare per te è…? “Condividere una passione che richiede sacrificio ma che ricarica e regala vere emozioni, perchè senza non credo di poter vivere.”

Salvatore Lucci

Salvatore Lucci

Come hai iniziato? “Grazie alla banda, a otto anni: ricordo che il mio insegnante, in realtà clarinettista, mi aveva insegnato a chiudere col mignolo la chiave del SOL… una volta arrivato in Conservatorio, Ampellio Iovino mi chiese: ma il trillo SOL – LAb come lo fai?”
Un inizio davvero particolare! E poi hai proseguito gli studi? “Certo! Oltre al flauto, ho studiato elettronica e ho approfondito il campo aereonautico, dove dal ‘95 ad oggi lavoro come tecnico elicotterista.”
Suonare insieme per te è…? “Ascoltarsi a vicenda tra le frasi musicali: è come stabilire un colloquio, parlarsi, ma attraverso il suono.”

Laura Serina

Laura Serina

Racconta, come hai iniziato a suonare il flauto? “Quando ho scelto la scuola media musicale il flauto era lo strumento che più m’incuriosiva… da lì la mia passione è sbocciata: ora sono quasi dieci anni che lo suono.”
E quindi ora fai la musicista? “No, sono agente in un’agenzia immobiliare, ma non per questo smetto di studiare musica!”…

Suonare insieme per te è…? “Un occasione per continuare a migliorare e avere sempre nuovi stimoli!”

Anna Emanuelli

Anna Emanuelli

Come ti descriveresti, Anna? “Sono una persona solare e altruista, ma so essere anche molto ostinata!”
E dicci, perché proprio il flauto? “È stato amore a prima vista… ancora adesso non mi stanco di suonare questo bellissimo strumento, e ancor più d’insegnarlo.”
Suonare per te è…? “Condividere insieme un’unica passione!”

Francesca Lombardi

Francesca Lombardi

Da quanto tempo suoni? “Da quando avevo sei anni.”
E perchè proprio il flauto? “A dire il vero, non saprei dire… ma di certo poi mi sono appassionata: ora il mio lavoro è quello della musicista!”
Suonare insieme per te è…? “Un modo per unire l’amicizia alla buona musica!”

Giulia Amatruda

Giulia Amatruda

“Ciao a tutti, sono Giulia! Ho 28 anni, ma suono da quando ne avevo 10.”
E il flauto è sempre stato il tuo grande amore? “A essere onesti, l’ho scoperto solo in seconda battuta: prima suonavo il pianoforte. Scoprii il flauto a dodici anni, e per dirla con Dante, “mi prese di costui piacer sí forte, che, come vedi, ancor non m’abbandona.” Mi sono perfezionata in Italia e all’estero, e al momento insegno e collaboro con orchestre e gruppi da camera di ogni genere.”
Suonare insieme per te è…? “Prestare attenzione agli altri, seguirli o mostrargli la via. Suonando insieme non si crea solo musica ma si origina bellezza, si costruisce una società migliore.”

Davide Baldo

Davide Baldo

Conosciamoci un po’ meglio… partendo da una domanda insolita: cosa avresti fatto nella vita se non ci fosse stata la musica?
“Da bambino volevo fare l’archeologo! Mi ricordo che avevo un bel libro sui dinosauri che mi piaceva moltissimo.”
Poi però è arrivata la musica!
“Eh si! Ho cominciato a suonare il flauto negli ultimi anni delle elementari, alla Scuola Musicale i Minipolifonici di Trento.”
E da li non ti sei più fermato…
“Giá! Dopo il liceo musicale e il conservatorio, sono volato nei Paesi Bassi, dove sono rimasto per ben 10 anni, suonando e studiando al Conservatorio Reale dell’Aia. Ora sono qui in Italia da un po’ di tempo, ma in futuro… chissà!”

Elena Algeri

Elena Algeri

“Ciao! Mi chiamo Elena. Ho iniziato a suonare il flauto a 11 anni nella banda del mio paese, mio papà ne faceva parte ed è stato naturale ad un certo punto prendere in mano uno strumento e provare, poi…non ho più smesso!”
Un amore che prosegue ancora oggi… e arriva fino al Maestrale! Cosa significa per te suonare assieme? “Per me suonare insieme significa sentirsi parte di qualcosa di più grande, creare una sinergia unica che sappia rispettare le idee di ciascuno ed esaltarle perché condivise con quelle degli altri. Salire sul palco e offrirle al pubblico è trasmettere una parte di noi.”

Ilaria Zuech

Ilaria Zuech

“Ciao a tutti! Sono Ilaria e vengo da un paesino dell’Alta Val di Non in Trentino. La musica ha sempre fatto parte della mia famiglia, a partire dall’esperienza bandistica di mio padre fino a coinvolgere tutti i miei fratelli.
Ho cominciato a suonare il flauto all’età di 11 anni frequentando i corsi di formazione organizzati dal corpo bandistico di cui faccio ancora parte. Crescendo, la passione per la musica e per questo strumento mi ha portato ad approfondire gli studi e iscrivermi al conservatorio.”
Una passione che dura da anni, insomma! “Eh già! Non riuscirei a fare a meno della musica, che sia bandistica, corale, solistica o in piccoli gruppi, ho sempre cercato di cogliere ogni occasione per esprimermi e mettermi in gioco!”
E ora fai parte anche del Maestrale! Cosa vuol dire, per te, suonare in gruppo? “Suonare è condividere passione ed emozioni, farlo all’interno di un gruppo come il Maestrale unisce e amplifica queste sensazioni, le rende uniche e ancora più speciali, anche per chi ascolta.”

Cecilia Zanin

Cecilia Zanin

“Ciao, sono Cecilia Zanin! Non ho cominciato presto a suonare il flauto (avevo già 14 anni) ma è stato subito amore profondo… una passione che dura oramai da 25 anni!”
Ma come mai proprio il flauto basso? “Sono talmente innamorata del flauto, che ho deciso di espandere la famiglia e cercare di collezionare tutti i fratelli, grandi e piccolI e oramai… “temo” di essere quasi a buon punto!”
Cosa significa per te suonare insieme? “Adoro suonare insieme e sentire le varie voci che si intersecano tra loro amalgamandosi in un unico meraviglioso pensiero e farlo con persone stupende musicalmente e con cui ti diverti è davvero il top!”

Valentina Lazzaroni

Valentina Lazzaroni

“Ciao a tutti! Mi chiamo Valentina Lazzaroni, ho 19 anni ed attualmente studio flauto traverso presso il Conservatorio di musica Arrigo Pedrollo di Vicenza.”

Come ti sei avvicinata al flauto per la prima volta? “Personalmente mi sono sempre sentita “goffa” ad esprimermi con le parole e questo mi ha spinta a cercare un’altro modo per trasmettere ciò che provo e comunicare ciò che penso.
All’età di 10 anni ho deciso di iniziare a prendere lezioni di flauto traverso e la mia prima insegnante è stata proprio Evita, la quale mi ha trasmesso la passione per questo strumento.”
Cosa vuol dire, per te, suonare insieme? “Sono in continua ricerca di confronto e nuove esperienze che possano mantenere viva la mia creatività, proprio per questo poter far parte del Maestrale Flute Ensemble è un onore, suonare in questo gruppo è per me una fonte di gioia e un momento per far sentire la mia “voce” in totale sincerità e libertà.”